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Formazione professionale e civico-linguistica pre-partenza

Il punto sui progetti in corso finanziati dal Ministero del Lavoro per favorire il processo di integrazione già nei Paesi di origine


La Direzione Generale dell'Immigrazione e delle Politiche di Integrazione del Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali, in qualità di Autorità Delegata del Fondo Asilo Migrazione e Integrazione (FAMI), nel 2019/2020 ha stanziato oltre 10 milioni di euro nell’ambito dell'Avviso pubblico n. 2/2019 per avviare progetti volti alla realizzazione di attività di formazione e orientamento pre-partenza destinate a cittadini stranieri che hanno i requisiti per fare ingresso in Italia per motivi di ricongiungimento familiare, lavoro e tirocinio.

L’Avviso contemplava due linee di intervento:

azione 1: agevolare l’integrazione di coloro che fanno ingresso in Italia per ricongiungimento familiare attraverso il coinvolgimento dei destinatari in attività di orientamento e formazione civico-linguistica prima del loro ingresso in Italia, anche al fine di fornire informazioni generali sul Paese di destinazione.

azione 2: garantire la formazione professionale di figure particolarmente richieste dal mercato del lavoro italiano tramite corsi da svolgersi nei Paesi di origine dei destinatari, insieme all'apprendimento della lingua italiana a livello base e degli elementi essenziali dell'educazione civica e della normativa in materia di salute e sicurezza sui luoghi di lavoro.

Dei 10 progetti che hanno ottenuto il finanziamento, otto intervengono su entrambe le linee di azione, mentre i restanti due riguardano solo una delle due. Complessivamente, gli interventi mirano a facilitare l’ingresso in Italia di diversi cittadini di Paesi terzi, di cui circa il 75% per il ricongiungimento familiare e il restante 25% per opportunità di lavoro subordinato o di formazione professionale.

Tutte le iniziative finanziate promuovono campagne informative al fine di coinvolgere un numero considerevole di destinatari tramite siti web dedicati, momenti in presenza, seminari divulgativi e incontri individuali. A causa dell’emergenza pandemica, i soggetti attuatori hanno ripensato le modalità di erogazione della formazione, affiancando, laddove possibile, alla formazione in presenza strumenti di formazione a distanza, per consentire lo svolgimento delle unità didattiche in sicurezza e compatibilmente con gli impegni dei destinatari delle attività.

Le attività formative pre-partenza si svolgono attualmente in 15 Paesi extra-UE: Albania, Bosnia-Erzegovina, Costa d'Avorio, Egitto, Etiopia, Gambia, Ghana, India, Mali, Marocco, Moldova, Nigeria, Senegal, Tunisia e Ucraina. In alcuni di questi Paesi sono vigenti Accordi bilaterali sottoscritti con il Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali italiano, finalizzati alla cooperazione e regolamentazione in materia di flussi di ingresso per motivi di lavoro. Molti sono Paesi di origine delle comunità migranti più numerose per numero di cittadini regolarmente soggiornanti in Italia.

I progetti hanno un raggio di azione differente: alcuni insistono su un solo Paese terzo, altri interessano fino ad un massimo di 7 Paesi, con una media di 5 territori extra UE. Per quando riguarda l’ambito territoriale italiano, i progetti sono operativi su scala nazionale, eccetto quattro che si concentrano in 1 o più Regioni specifiche, in base alle esperienze pregresse dei soggetti che compongono i diversi partenariati.

Questi ultimi presentano capifila che operano sia a livello nazionale – come ONG e Patronati - sia a livello territoriale, come società cooperative sociali ed enti di formazione. Variegata è anche la tipologia di partner, tra cui si annoverano ONG, enti di formazione, agenzie per il lavoro, associazioni datoriali e sindacali, Istituti di ricerca e università.

Per quanto riguarda i settori economici oggetto dei percorsi di formazione professionale pre-partenza, l’ambito maggiormente preso in considerazione è l’agricoltura/agrifood al centro di ben 5 progetti, ma se si aggiungono anche le attività della cura del verde/giardinaggio, il numero degli interventi sale a 7. Seguono edilizia, i servizi di cura della casa e/o della persona, logistica, magazzinaggio, turismo e ristorazione; questi ultimi due settori molto penalizzati dalla pandemia di Covid-19 stanno dando segnali di netta ripresa, tanto che la richiesta di lavoratori stagionali ha superato l’offerta. Da sottolineare la proposta formativa settoriale per profili medio-alti dell’ICT e per operai specializzati nella meccanica e nel settore grafico.

I DIECI PROGETTI IN DETTAGLIO

Il progetto Traiettorie con capofila Demetra Formazione, opera esclusivamente nel territorio della regione Emilia-Romagna e si concentra sull’azione 2 relativa ad ingresso in Italia per inserimento lavorativo e/o professionale. Intende coinvolgere complessivamente 360 destinatari in Albania, Costa d’Avorio, Gambia e Senegal, realizzando corsi di formazione professionale pre-partenza nei settori agricoltura, edilizia, turismo e ristorazione. Tratto peculiare dell’intervento è l’intenzione di formare 10 destinatari per l’avvio di start-up di impresa nel paese d’origine.

Il progetto Form@2 è coordinato dal Patronato INCA-CGIL che, insieme al partenariato composto anche dalla rete dei patronati CEPA, prevede di erogare formazione civico-linguistica per 2.100 destinatari, che intendono ricongiungersi ai familiari in Italia e provenienti da Albania, Egitto, Marocco, Senegal e Tunisia.

Il progetto Percorsi Formativi pre-partenza del Volontariato Internazionale per lo Sviluppo -VISintende coinvolgere complessivamente 3.370 destinatari operando in Egitto, Etiopia, Ghana, Mali, Nigeria, Senegal e Tunisia per quel che riguarda l’azione 1 e negli stessi Paesi, ad eccezione della Tunisia, per la realizzazione di corsi di formazione professionale pre-partenza nei settori grafica, meccanica industriale, ristorazione ed elettrico.

Il progetto Ponte Adriatico, con capofila Cefal Emilia-Romagna, opera esclusivamente in Albania e intende raggiungere 50 destinatari per l’azione 1 e 400 destinatari per erogare formazione professionale volta a favorire l’inserimento di cittadini stranieri in imprese del settore agricolo e turistico dell’Emilia Romagna, con contratti stagionali.

Il capofila ARCS-Culture solidali coordina il progetto Before you go, che interviene su entrambe le linee di azione in 6 Paesi (Albania, Costa d’Avorio, Mali, Marocco, Senegal e Tunisia) e intende coinvolgere 1.000 destinatari. Per quanto riguarda l’azione 2, i settori di riferimento sono l’agricoltura, la cura della casa e della persona, l’edilizia e la mediazione culturale.

Il progetto Chez nous con capofila Integrorienta, intende raggiungere 400 destinatari, equamente distribuiti tra le due linee di azione. Opera nella sola Tunisia e, in Italia, solo in Sicilia dove sono state coinvolte imprese per l’identificazione dei fabbisogni professionali nei settori dell’agricoltura/agrifood e della cura della persona.

Il progetto Link – Lavorare Insieme, con capofila Consorzio Format, intende coinvolgere nel complesso 700 destinatari, per entrambe le linee di intervento, in Albania, Moldova, Tunisia e Ucraina. I settori in cui verranno erogati corsi di formazione professionale sono l’agricoltura, il turismo, la cura della casa e della persona, l’impiantistica. Il progetto opera in Campania, Lazio, Emilia-Romagna, Piemonte e Sicilia.

Il progetto MOVE-ment coordinato da Lerose di Atacama, associazione di promozione sociale di Potenza, agisce nella regione Basilicata ed insiste su Senegal e Gambia, dove intende formare 600 destinatari complessivi su entrambe le linee di azione di cui 400 in Senegal. I settori in cui verrà erogata la formazione professionale sono l’edilizia, la meccanica, la cura alla persona e l’artigianato.

Il progetto Formazione per l’Italia, con capofila Promideacooperativa sociale, avrà a riferimento l’intero territorio nazionale ed opera in 5 Paesi: Albania, Bosnia-Erzegovina, India, Tunisia e Ucraina per entrambe le linee di intervento, coinvolgendo un totale di 525 destinatari. Per quel che riguarda la formazione professionale e gli ingressi per inserimento lavorativo e tirocinio le attività formative riguarderanno il settore dell’ICT.

Il progetto Ponti/ura, con capofila Quasar formazione, prevede di realizzare le attività di formazione in Albania con riferimento ad entrambe le linee di azione, prevedendo il coinvolgimento di 300 destinatari sulla linea d’azione 1 e 75 sull’azione 2, ipotizzando ingressi in Italia per inserimento professionale in imprese dei settori dell’edilizia, della ristorazione, dell’accoglienza turistica e della cura alla persona.

Gli interventi realizzeranno le attività progettuali sino al 30 settembre 2022.

Tutte le informazioni relative all'Avviso sono disponibili nella sezione Amministrazione trasparente del sito del Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali e sul sito del Ministero dell'interno.



dati pubblicazione

Fonte: Portale Integrazione Migranti
Data: 18/10/2021
Area: area pubblica

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