Patente di qualità per colf e badanti
Certifica le competenze secondo la norma tecnica Uni
La patente di qualità è stabilita dalla norma 11766 di Uni, l’ente italiano di normazione che elabora e pubblica documenti normativi volontari in tutti i settori commerciali, industriali e del terziario.
Con la norma 11766 Uni vuole rilasciare una certificazione a colf, badanti e baby sitter che ne attesti le competenze e porti a contrastare il sommerso. Il lavoro nero è infatti una piaga del settore del lavoro domestico di colf e badanti, che tuttavia rappresenta una fetta importante dell’economia del Paese.
La norma tecnica, approvata lo scorso 12 dicembre, va a colmare un vuoto normativo e punta a far rientrare anche il lavoro di colf, badanti e baby sitter negli standard europei in conformità al Quadro europeo delle qualifiche (European Qualifications Framework)
L’attività di colf, baby sitter e soprattutto badanti costituisce ormai un elemento fondamentale dello stato sociale del Paese, trattandosi di figure professionali essenziali per lo svolgimento della vita delle famiglie italiane e in particolare per l’assistenza dei bambini e degli anziani.In questo quadro, si è avvertita sempre più forte l’esigenza di fornire alle famiglie dei criteri obiettivi e attendibili per la scelta di tali particolari categorie di lavoratori, non esistendo, fino all’approvazione di questa norma, alcun titolo di studio o requisito professionale per essere considerati colf, baby sitter o badanti “professionali”a norma (che riguarda esclusivamente il lavoro domestico e quindi non si applica alle professioni sanitarie e socioassistenziali già regolamentate dalla legge) individua, in modo differenziato per le tre distinte attività professionali riconducibili al lavoro domestico (colf, baby sitter e badanti), i compiti e le attività specifiche che devono essere in grado di svolgere per poter essere qualificati in base alla norma stessa.
In particolare per ogni figura professionale la norma riporta una specifica tabella in cui sono elencate le conoscenze, le abilità e le competenze in relazione ai compiti che il lavoratore dev’essere in grado di svolgere per poter essere qualificato.
La stessa norma, inoltre, richiama l’importanza della formazione professionale di colf, baby sitter e badanti che, per poter essere qualificati, dovranno svolgere percorsi di formazione e aggiornamento necessari per acquisire le conoscenze previste dalla norma.La qualificazione, pertanto, si baserà su tre livelli distinti: conoscenze, abilità e competenze che dovranno caratterizzare l’attività professionale dei collaboratori domestici.
Un esempio relativo al profilo dei badanti può meglio chiarire come funzionerà il meccanismo di qualificazione.Tra le conoscenze che la norma UNI 11766 richiede al badante che si occupa di un anziano o di una persona con disabilità, vi è la conoscenza degli elementi di base di psicologia e delle principali tecniche di relazione e comunicazione; la conoscenza delle nozioni elementari della cultura italiana; la conoscenza dei soggetti a cui rivolgersi in caso di emergenza. Tra le abilità richieste, la norma indica ad esempio la capacità di effettuare una compagnia non meramente “passiva” ma che possa essere di stimolo e di gratificazione per l’assistito; la capacità di individuare una situazione di pericolo e chiamare in causa le persone/autorità competenti a intervenire; la capacità di utilizzare Internet e di effettuare ricerche anche in situazioni di emergenza; saper usare i principali strumenti di comunicazione (telefono, email, sms); praticare le misure di primo soccorso, utilizzando presidi sanitari e strumenti comunemente presenti nell’abitazione.
Infine - per quanto riguarda le competenze - la norma richiede al badante di saper dialogare e interagire con l’assistito in accordo con le indicazioni di medici e familiari; di individuare e gestire eventuali situazioni di emergenza; di svolgere attività di animazione o ricreative che siano di stimolo per l’assistito.
Lo stesso meccanismo viene replicato dalla norma per tutti i compiti posti alla base del lavoro quotidiano dei collaboratori familiari.