Rapporto Annuale l'Atlante SPRAR 2017/2018
Presentati i dati dello SPRAR, sistema di protezione per richiedenti asilo e rifugiati in Italia
ll Sistema di protezione per richiedenti asilo e rifugiati (Sprar), sistema nazionale di seconda accoglienza organizzato direttamente dai Comuni, è composto da una rete strutturale di enti locali che, accedendo al Fondo nazionale per le politiche e i servizi dell’asilo nei limiti delle risorse a disposizione, realizzano progetti di accoglienza integrata destinati a richiedenti protezione internazionale, rifugiati, titolari di protezione sussidiaria e umanitaria, e minori stranieri non accompagnati in stretta collaborazione con gli organismi del terzo settore presenti sul territorio. Il'Atlante SPRAR 2017 fotografa una rete nazionale costituita da 877 progetti territoriali di accoglienza, con 1.825 comuni interessati. I posti di accoglienza sono 35.881, di cui 3.500 per minori stranieri non accompagnati e 734 per persone con disagio mentale o disabilità.
Nei primi sei mesi del 2018, la rete Sprar ha continuato a registrare l’andamento crescente degli ultimi anni, arrivando ad avere 876 progetti sul territorio (+12,9% rispetto a dicembre 2017) afferenti a 755 enti locali titolari (Comuni, Province, Unioni di Comuni o altre aggregazioni), per un totale di 35.869 posti attivati (rispetto ai 31.340 di fine 2017, ovvero + 14,5%). Degli 876 progetti locali, 681 sono per beneficiari ordinari, 143 per minori stranieri non accompagnati e 52 per beneficiari portatori di disagio mentale e/o fisico. L’88,2% dei posti attivati (31.647 su 35.869) sono per categorie ordinarie (comprendenti anche i beneficiari dei programmi Resettlement e Isaf), il 9,7% (3.488 posti) per minori stranieri non accompagnati e il 2% (734 posti) per beneficiari con disagio mentale e/o fisico.
Nel corso della presentazione i relatori hanno evidenziato le preoccupazioni sugli effetti e le ricadute sociali del decreto immigrazione e sicurezza in termini di coesione, inclusione e sicurezza sui territori. Gli sforzi dei Comuni in questi anni si sono indirizzati verso percorsi di integrazione e inclusione sociale in grado di dare strumenti concreti alle persone in accoglienza per recuperare una piena autonomia. E soprattutto lo sforzo dei Comuni è stato quello di mettere in rete le tante esperienze positive realizzate con lo Sprar. Ne è un esempio la rete dei “Comuni del Welcome" che ha l’obiettivo di mettere in connessione i piccoli Comuni del territorio campano per integrare il welfare locale con lo Sprar.