Il regolamento Ce 380/2008 modifica il regolamento Ce 1030/2002, che istituisce un modello uniforme per i permessi di soggiorno rilasciati a cittadini di paesi terzi, ed eleva i requisiti tecnici dei permessi di soggiorno, con riferimento alle garanzie contro la contraffazione e la falsificazione, inserendo identificatori biometrici per creare un legame più sicuro tra il permesso di soggiorno e il titolare, al fine di evitarne l’utilizzo fraudolento.

Nell’ambito di quest’azione di armonizzazione delle discipline degli Stati membri di rilascio dei documenti di soggiorno a cittadini di Paesi terzi, estende in modo obbligatorio il principio “una persona – un documento”, già applicato dalla maggioranza degli Stati. L’Italia, in ritardo, con la legge europea 2015-2016 “Disposizioni per l'adempimento degli obblighi derivanti dall'appartenenza dell'Italia all'Unione europea” (l. 122/2016), recepisce in modo integrale tale principio.

Per questo l’articolo 10 della l. 122/2016 prevede il rilascio di un permesso di soggiorno autonomo ai minori stranieri, anche prima del quattordicesimo anno di età. Per lo stesso motivo viene abrogato il secondo comma dell’art. 31 dlgs. 286/98, in quanto stabiliva solo al compimento del 14° anno di età il rilascio al minore, in precedenza iscritto nel permesso del genitore, di un autonomo permesso di soggiorno UE per soggiornanti di lungo periodo. Il permesso di soggiorno UE per soggiornanti di lungo periodo ha validità illimitata, salvo revoca nei casi tassativamente indicati dalla direttiva Ce 109/2003.

In alcuni casi può essere soggetto ad aggiornamento (rinnovo passaporto, variazioni anagrafiche e di stato civile, etc.). L’art. 17 c. 2 del dpr 394/99 stabilisce che, qualora sia utilizzato come documento di identificazione personale, le fotografie devono essere aggiornate ogni 5 anni. Non vi è quindi un obbligo specifico di aggiornamento al compimento del 18° anno di età.