Il parente non comunitario di cittadino italiano o comunitario che arriva in Italia con visto turistico....
Il parente non comunitario di cittadino italiano o comunitario che arriva in Italia con visto turistico, visto che è stato abolito il visto per familiare al seguito, si presenta direttamente in Questura con idonea documentazione per richiedere la Carta di Soggiorno come familiare di cittadini comunitari, ma nell'attesa della carta di soggiorno, con il solo visto turistico e i documenti che comprovano la parentela potrà richiedere la residenza al Comune, la tessera sanitaria ai competenti uffici, azioni consentite precedentemente a chi entrava con visto familiare al seguito?
Occorre distinguere. Il cittadino straniero (extracomunitario) famigliare di cittadino comunitario può essere iscritto in anagrafe a condizione che dimostri di essere "famigliare" del cittadino comunitario che accompagna o che raggiunge in Italia. Tuttavia, occorre tenere presente che per "famigliare", si intende SOLO la persona che dimostra di avere rapporti di matrimonio o parentela nei limiti strettissimi indicati espressamente nell'art. 2 del D.lgs. n. 30/2007. Se si trova in queste condizioni, il cittadino straniero può essere iscritto anche solo presentando la ricevuta della domanda di rilascio del permesso o carta di soggiorno di famigliare del cittadino comunitario, fermo restando che al momento del suo rilascio da parte della Questura, il titolo di soggiorno dovrà essere presentato all'ufficiale d'anagrafe. Per quanto riguarda il cittadino comunitario, famigliare di altro cittadino comunitario, anche in questo caso occorrerà che il richiedente dimostri di essere "famigliare" ai sensi del già citato art. 2 del D.lgs. n. 30/2007 e, inoltre, dovrà possedere, lui o il suo famigliare, i requisiti (lavoro o risorse di legge più assicurazione sanitaria) previsti dalla vigente normativa. Il cittadino straniero, anche se parente o famigliare di un cittadino comunitario non può essere iscritto con il solo visto turistico salvo il caso del tutto eccezionale, in cui si trovi nelle condizioni per chiedere il riconoscimento della cittadinanza italiana iure sanguinis.